Storia ed origini del Caffè dellʼArte a Modica

Nel 1952, Ignazio Iacono, ad appena nove anni, comincia a lavorare presso “LʼAntico Caffè Orientale” tra le più prestigiose pasticcerie di Modica, insignita dalla medaglia dʼoro nel 1915.

In quel laboratorio, tra sbuffi di farina, uova e zucchero, il piccolo Ignazio apprendeva lʼarte della pasticceria, la tecnica e i suoi segreti il tutto arricchito da una grande passione che, nel corso degli anni non è mai scemata e ha nutrito la ricerca continua di unʼestetica del gusto, restando fedele alla ricca tradizione dolciaria siciliana e in particolare modicana (dal cioccolato, alle mpanatigghi, i nucatoli , i cannoli di ricotta, i biscotti di mandorla, la cubaita, le granite etc.) trovando quel giusto equilibrio tra rispetto del passato e apertura verso il futuro.

Nel 1962 inaugura la sua prima pasticceria, “la Madonnina” , in via Vittorio
Veneto. Dopo cinque anni, nel 1967, si trasferisce in uno degli angoli più suggestivi della città, tra Corso Umberto I e Via Grimaldi. Così nasce il “Caffè dellʼArte” dove, da 50 anni, assieme alla moglie Gina e poi, Daniele, Aurelio e Giulia, continua a deliziare la sua clientela con i suoi dolci, frutto della passione e della cura che hanno sempre contraddistinto il suo lavoro.

La storia del Cioccolato di Modica

Il Cioccolato di Modica, legato alla famiglia Grimaldi nel XVIII secolo, ha radici nella Contea di Modica. Nel 1746, Michele Grimaldi iniziò una corrispondenza con il cugino Abate Paolo Maria Ascenzo, delineando le rotte commerciali del cacao caracca. “Le Carte dei Grimaldi” rivelano la storia del cioccolato di Modica dal 1746 al 1915, evidenziando il legame con l’antica bevanda Azteca.

Gli antichi cioccolatieri del Settecento usavano strumenti rudimentali di memoria azteca. La preparazione coinvolgeva la balata ra ciucculatti, il metate (una pietra), il pistuni per amalgamare il cacao con zucchero e aromi, e le fommi ra ciucculatti per formare tavolette di cioccolato. “Le Carte dei Grimaldi” esposte nel Museo del Cioccolato di Modica documentano cioccolatieri, committenti e metodi di preparazione.

Il processo includeva la macinatura dei semi di cacao, la pestatura di zucchero e aromi, e l’amalgama del cioccolato sul metate. La lavorazione a freddo mantenendo una temperatura costante sotto i 40°C conferiva al cioccolato una consistenza granulosa. Senza concaggio e senza aggiunta di burro di cacao, le caratteristiche uniche del cioccolato di Modica sono la trama grossolana e la mancanza di scioglimento sul palato.

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